La leggerezza è la chiave.
Come vivere momenti di serenità anche in vacanza, senza farsi schiacciare dalle aspettative.
Ciao,
Come stai? Questa newsletter di agosto ci ha messo un po’ a prendere forma. Avevo troppe idee confuse e sentivo proprio il bisogno di aria di mare :)
Sono stata in un campeggio in Toscana, ed è stato molto utile oltre che bello perché era un villaggio pieno di famiglie. Ho osservato nuclei familiari anche da 5 o 6 membri, costretti a convivere in pochi metri quadri per una settimana. Non so se a tutti abbia fatto bene, ma a me è servito per scrivere moltissimo! Avevo sempre carta e taccuino con me per prendere appunti e riflettere.
Le vacanze: un banco di prova per le relazioni familiari
Avrei voluto intervenire migliaia di volte per tranquillizzare i genitori e rassicurare quei ragazzini di 10-11 anni, sempre con il broncio sul viso, frustrati da quella convivenza forzata a cui nessuno era evidentemente abituato.
Empatizzare con i genitori è semplice, perché ci rivediamo in quei tentativi goffi di stabilire una relazione e far andare la vacanza al meglio, per poi magari ritrovarci a litigare con i figli e pure con il compagno o marito, catapultati in una dimensione quasi surreale.
Spesso le vacanze tanto agognate si rivelano dei veri flop, soprattutto quando abbiamo aspettative altissime e durante l’anno abbiamo poco tempo per “frequentarci” all’interno della famiglia.
Non solo vacanze: costruire relazioni solide tutto l'anno
Risparmiamo su altre spese, scegliamo la meta dei nostri sogni, e sappiamo che abbiamo una sola settimana per recuperare e staccare la spina. Ma se queste sono le premesse, è facile che le nostre paure più recondite si avverino.
Forse, vale la pena riflettere sul fatto che il vero problema non è come gestire quell’unica settimana di vacanza, ma i restanti giorni dell’anno. Se non abbiamo imparato a dialogare costruttivamente, nutrire la relazione e allenare i ragazzi a collaborare, non possiamo aspettarci che diventino magicamente partecipi e collaborativi in vacanza.
Una nuova prospettiva per affrontare le sfide
E allora, senza polemica, ma con un pochino di provocazione, ti chiedo: ti disperi e cerchi aiuto solo quando non sai più dove sbattere la testa, o fai in modo di costruire questi mattoncini passo dopo passo, con obiettivi ben chiari durante l’anno?
Quando le mamme si rivolgono a me nel bel mezzo di un’emergenza e vorrebbero che io dicessi loro come risolvere il problema, io rispondo che la ricetta magica non esiste. Esiste un progetto di vita, un’analisi fatta a tavolino dei valori portanti di una famiglia, degli obiettivi a lungo termine, e delle azioni quotidiane che ci avvicinano a quei traguardi. Per il resto? La risposta è : Leggerezza.
Dobbiamo imparare a vivere ed educare con leggerezza, come ci insegna Marco Sacchelli nel suo omonimo libro:
"Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore." - Italo Calvino
Capisco perfettamente la frustrazione di quando hai preparato la tua vacanza dei sogni e poi ti trovi a litigare con tuo marito per la gestione del tempo sui devices, tuo figlio che ha sempre il muso, il bungalow che diventa una trincea, la piccola che piange e non dorme bene. La stanchezza incombe, e la rabbia di sapere che tra pochi giorni si riprende a lavorare aumenta.
Prevenire è meglio che punire
Nessuno di noi ha il potere di cambiare gli altri, ma cambiare prospettiva può fare la differenza. Se sai cos’è davvero importante per la tua famiglia, comincerai a pesare in modo diverso quei comportamenti che non sono così rilevanti.
Ad esempio: se tuo figlio preadolescente ti ruba la carta di credito per acquistare un gioco sul cellulare, infrangendo il valore dell’onestà, è ben più grave del disordine che lascia nella veranda della roulotte.
Se tuo figlio si mette in pericolo saltando da uno scoglio per farsi vedere dagli amici, è ben più grave che entrare con la sabbia ai piedi in cucina.
Non possiamo reagire e scoppiare per ogni cosa che succede senza dare valenza diversa alle situazioni.
Alternative al posto delle aspettative
Il vero problema non sono le aspettative tout-court, ma è la mancanza di alternative. La vera fregatura non è aspettarsi che nostro figlio sistemi la sua stanza e faccia i compiti in autonomia, ma pensare che questa sia l’unica alternativa possibile. Se invece siamo capaci di vedere altre opzioni, il gioco è fatto! Tuo figlio potrebbe sorprenderti chiedendo di cucinare da solo, oppure tua figlia potrebbe lanciarsi in una lettura sfrenata di un Topolino (riferimento tratto dalla mia vacanza :)
Leggerezza fa rima con autorevolezza
Impariamo a vedere le cose belle che i nostri ragazzi sanno fare, invece di utilizzare l’errore come unico mezzo di educazione. Se le uniche parole che pronunciamo servono a redarguire, continueremo a minare la loro autostima, il che non aiuta a vivere una vacanza serena.
Al contrario, facciamo notare che abbiamo visto e apprezzato quei piccoli gesti o parole positive.
Costruisci abitudini sane tutto l'anno
Invece di puntare tutto sull’unica vacanza all’anno e sperare che tutto rientri nell’idea che c’eravamo fatti, possiamo fluire noi stessi in ciò che succede, imparare ad adattarci nel rispetto dei bisogni di tutti, e costruendo abitudini sane durante il resto dell’anno.
Ora tocca a te: un semplice esercizio di coaching
Quante volte in un giorno fai notare a tuo figlio quello che sbaglia e quante invece lo ringrazi per un gesto gentile e inaspettato che ha compiuto?
Cosa potresti fare questa settimana per aiutarlo a rafforzare la sua autostima?
Se vuoi confrontarti con altre mamme che stanno vivendo la preadolescenza dei loro figli, unisciti alla mia community gratuita su Telegram, dove condivido consigli e riflessioni su come aiutare i nostri figli a vedersi in modo positivo e a credere nelle loro capacità. Ti aspetto!
🌷 Costruisci un legame profondo, senza la paura di essere imperfetta, un giorno dopo l’altro.
Come genitori, abbiamo la responsabilità e l'opportunità di aiutare i nostri figli a vedersi in modo positivo e a credere nelle loro capacità. Quando smettiamo di criticarli sempre e iniziamo a promuovere una mentalità dinamica, apriamo loro le porte a infinite possibilità.
Se vuoi fare questo viaggio di crescita e scoperta insieme a me, scopri il mio programma Fioritura o contattami.
Ti aspetto,
La tua coach,
Giada
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